Si continua a parlare con insistenza di Gaetano Manfredi attuale Sindaco di Napoli, come probabile presidente dell’ANCI, per sostituire Antonio Decaro ex Sindaco di Bari e primo firmatario insieme a Paolo Gandolfi della legge sulla ciclabilità (2/18).
Ci fa piacer contribuire a questo dibattito con una breve nota per dettagliare il perché, esclusivamente, per i temi relativi alla mobilità sostenibile e ciclabile questa ipotesi sia dannosa e rappresenti un profondo passo indietro su questi temi.
Sul fronte della ciclabilità, dall’insediamento della giunta Manfredi ad oggi non è stato realizzato nessun avanzamento per la realizzazione delle ciclabili previste dal PUMS e dal Bici Plan. Questi atti d’indirizzo, tra l’altro, non sono neppure stati approvati in Consiglio Comunale, nonostante siano stati realizzati più di tre anni fa.
Le piste ciclabili già progettate e finanziate non sono state realizzate ed emblematico è il caso di Corso Umberto con ben due finanziamento per complessivi 2 mln di euro, dove a fronte della possibilità di realizzare una ciclabile in sede protetta fondamentare anche per ridurre la sede stradale e l’incidentalità, si sia preferito perdere le risorse e lasciare l’opera incompiuta.
Gli unici interventi realizzati sono praticamente bike lanes e piste sui marciapiedi. In un caso quello relativo alla bike lanes del centro direzionale, dopo pochi mesi la stessa è stata eliminata dal Comune. Le ztl vengono smantellate una ad una, emblematico è il caso di quella di Piazza Dante, dove l’apertura del varco ha aumentato il traffico ed ha contribuito a peggiorare la qualità dell’aria come rilevano le centraline di monitoraggio, con i dati tra i peggiori della città.
Saldissimi i rapporti con ACI, il Comune di recente ha autorizzato e finanziato la realizzazione del Napoli Racing Show una gara di auto sul lungomare pedonale che ha bloccato per settimane la ciclabile e l’area pedonale.
Azzerato il servizio di monopattini in sharing (ripreso con unico operatore solo in questi giorni). Dialogo con le associazioni pari a zero. Nessuna misura reale volta a mitigare il problema della violenza stradale. Su quest’ultimo tema, ad oggi siamo a 16 vittime tra pedoni e ciclisti e nessuna misura strutturale è stata attuata. Considerato questo trend – purtroppo – si supererà il numero di morti registrato nel 2023.
Il trasporto pubblico locale, nonostante l’immissione dei nuovi treni della linea 1, acquistati dalla precedente amministrazione, registra, un modestissimo tasso di utilizzo del 18% rispetto alla capienza che potrebbero trasportare. Il tomtom global index regista in circa 70 le ore che i napoletani perdono ogni anni bloccati nel traffico. Gli autobus, senza le preferenziali restato perennemente bloccati nel traffico e diventano il servizio, tra quelli offerti dall’ANM, che registra la velocità commerciale più bassa a livello italiano.
La presenza del Sindaco al convegno nazionale su città 30 di Bologna, fatta a distanza con un intervento preregistrato, è stato senza dubbio l’intervento in termini di contenuti più debole nel sostenere lo sforzo della città di Bologna, nell’arginare un attacco alle sue politiche di mobilità urbane, sferrato dal Governo nazionale. Proprio su città 30 km/h dopo prime dichiarazioni di sostegno, il Sindaco prima e l’Assessore alla Sicurezza poi, sono tornati indietro clamorosamente su questi temi.
I nuovi progetti di estensione della rete ciclabile e ciclopedonali sono in gran parte bike lanes e ciclabili su marciapiedi, in alcuni casi peggiorati dello stato esistente. Sono stati presentati progetti integrativi, ma nessun ascolto o interlocuzione è stato messo in campo.
In una fase complessa come quella attuale, dove al MIT, siede il Ministro Salvini che ha trasformato la riforma del codice della strada, da noi denominato codice della strage in un tema di campagna elettorale, con riforme assolutamente propagandistiche in primis quella dell’abolizione degli autovelox, crediamo che l’opposizione a questo Governo debba essere netta. A tal riguardo le dichiarazioni del Ministro “Gaetano il prossimo presidente dell’Anci sarai tu”, dette a Napoli in campagna elettorale ci sembra che sottendano un accordo neppure troppo celato, che confligge con la necessità di una critica radicale all’operato del governo su questi temi.
Crediamo che sui temi della mobilità sostenibile e ciclabile ci siano le esperienze amministrative di Bologna e Milano, che senza dubbio esprimono delle progettualità avanzate di tutto rispetto che sarebbe utile che venissero divulgare su scala nazionale attraverso la rete dell’Anci.
Il recente successo della tornata elettorale delle amministrative, accompagnato ad una guida forte all’ANCI, potrebbe con il supporto delle associazioni e società civile, dare un segnale di opposizione forte alle politiche governative, ma l’ambiguità su temi dirimenti come quelli esposti non ci fa vedere nel Sindaco di Napoli, una figura capace di cogliere la sfida di questo momento.
Napoli, luglio 24
Aps Napoli Pedala