UNA BICI BIANCA A VIA ARGINE – Venerdi 28 Febbraio 10:30

Una bicicletta bianca, simbolo dei ciclisti indifesi. Vengono chiamate “ghost bikes”, letteralmente “bici fantasma”: sono biciclette verniciate di bianco, adornate da un mazzo di fiori e da una targa che rimanda a un nome, quello di un ciclista che ha perso la vita a causa della violenza stradale. Si tratta di mezzi “vissuti”, creati per richiamare l’attenzione sul rischio quotidiano che corre chi si muove in bicicletta. Il bianco, colore solitamente associato ai fantasmi, viene scelto per sottolineare come troppo spesso i morti sulla strada vengano presto dimenticati, diventando invisibili.

Questa sarà la seconda bici bianca che verrà posizionata a Napoli: la prima fu messa in via Foria per ricordare Lisa, una giovane tedesca di 27 anni investita da un mezzo dell’azienda di igiene urbana del Comune di Napoli, Asia. Questa volta, invece, sarà dedicata a Salvatore Cacciola, un esperto ciclista di 86 anni investito nel suo quartiere, a pochi passi da casa.

“Non chiamateli incidenti” è il claim della campagna promossa da Napoli Pedala, con il supporto del comitato Napoli città 30. L’obiettivo è accendere i riflettori su luoghi che, pur essendo già noti alle istituzioni per la loro pericolosità, non vedono interventi volti alla moderazione della velocità. 

Via Argine, dove di recente è passato anche il Giro d’Italia è uno degli esempi più lampanti: una strada pericolosissima, che registra numerosi incidenti mortali, senza che venga messo in atto alcun intervento. Qui sarebbe urgente realizzare una ciclabile bidirezionale in sede protetta, attraversamenti pedonali rialzati e il restringimento della carreggiata, spiega Luca Simeon, Bicycle Mayor di Napoli.

La bici bianca nasce dall’esigenza di sensibilizzare la collettività sul tema della sicurezza stradale. Il 2024 è stato un annus horribilis a Napoli, con un record di ciclisti e pedoni investiti, il numero più alto negli ultimi tre anni. Nonostante ciò, la violenza stradale non si ferma. L’ambito urbano è il luogo dove si concentra la metà degli incidenti, e nel 75% dei casi, la velocità è la causa principale di morte di persone innocenti.

L’idea della bici bianca ha l’obiettivo di ricordare i soggetti deboli sulla strada: pedoni, bambini, anziani e ciclisti, che purtroppo pagano con la vita e con infortuni gravi il mancato rispetto delle regole a causa delle sistematiche violazioni del codice della strada.

L’inaugurazione della bici bianca si terrà a Via Argine, all’altezza dell’intersezione con Via Principe di Napoli, nel luogo esatto dove Salvatore è stato investito, il prossimo venerdì 28 febbraio. L’appuntamento è per le ore 10:30, con concentramento presso l’IT Marie Curie, da dove partirà una pedalata che vedrà coinvolti, tra gli altri, gli studenti dell’Istituto Tecnologico Marie Curie, diretto dalla dirigente scolastica Valeria Pirone, partner dell’iniziativa.

L’evento è organizzato dall’Associazione Napoli Pedala ed è parte delle attività del progetto N:OTE Napoli Obiettivo Trasformazione Educativa. Parteciperà anche l’ads Emmevi, che da anni porta avanti una Bike School per i giovani del quartiere.

L’inaugurazione della bici bianca anticipa la VI edizione della Randonnée di Napoli, evento cicloturistico organizzato dall’associazione Napoli Pedala, che aprirà la XIV edizione del Napoli Bike Festival. Quest’edizione si terrà domenica 16 marzo, per la prima volta con partenza da Napoli Est, e vedrà il village degli atleti ospitato presso il centro commerciale Naepolis, che accoglierà numerose attività legate alla mobilità ciclistica rivolte a grandi e piccoli.

www.napolibikefestival.it

By |2025-01-28T12:03:13+00:00Gennaio 28th, 2025|Uncategorized|0 Comments

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